LA STORIA DEL SANTUARIO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

SANTUARIO

Centro e cuore dell’Opera Salesiana di Caserta è la Chiesa intitolata al Cuore Immacolato di Maria. La sua costruzione, come quella di tutta l’Opera, fu finanziata dalla signorina francese M.lle Marie Lassere. Questa voleva onorare la principessa Maria Immacolata di Borbone, figlia di Ferdinando II, Re delle Due Sicilie, alla quale era legata da affetto materno. Quest’opera la volle in favore dei giovani di Caserta, dove la Principessa era nata. La Chiesa fu inaugurata il 15 dicembre 1898 dal Vescovo di Caserta Mons. Gennaro Cosenza, alla presenza del Beato Michele Rua, successore di San Giovanni Bosco. La Chiesa ha dignità di Santuario, in quanto aggregata alla Basilica Vaticana con decreto del 18 luglio 1922. La chiesa è strutturata in stile neoclassico, a croce latina, a tre navate. La facciata principale, aprendosi su via don Bosco, fu pensata leggermente arretrata dal tracciato stradale dividendo tutto il complesso Istituto Salesiano in tre corpi:
quello centrale formato dalla chiesa; quello a destra destinato all’Oratorio (anch’esso affacciante su via don Bosco); e quello che si espone su via Roma che destinato alla scuola. L’ambiente interno riceve luce naturale da diciassette finestroni: dieci collocati sulla navata centrale, sei nel transetto e uno sulla parete d’ingresso.
Il presbiterio contiene l’altare principale, su cui troneggia la tela del Sacro Cuore di Maria, del pittore torinese Bonetti, ed è sormontato da una cupola emisferica. Il quadro fu intronizzato l’8 dicembre del 1904, nel cinquantenario della definizione del dogma dell’Immacolata Concezione. Esso, commissionato nel 1869 da San Giovanni Bosco per una cappella della Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, fu poi donato a tale chiesa. Nel transetto sono collocati gli altari di Maria Ausiliatrice e del Sacro Cuore di Gesù, colpiti dai bombardamenti nel 1943 e subito dopo ricostruiti. La navata centrale, con soffitto piatto a cassettoni, è divisa da quelle laterali da otto pilastri cruciformi e termina con l’atrio. Ognuna delle navate laterali è suddivisa in quattro aree, in cui si trovano gli altari laterali. La navata di destra accoglie l’altare di San Domenico Savio e l’altare del Crocifisso. La navata di sinistra è composta dall’altare di San Giuseppe e dall’altare della Madonna di Pompei.